Corriere della Sera 20.6.11
Il filosofo del Reich, un cattolico nascosto
Il filosofo del Reich, un cattolico nascosto
La dimensione religiosa di Heidegger
di Armando Torno
di Armando Torno
Massimo Fagioli ha affrontato il confronto e lo scontro con il pensiero di Martin Heidegger, con le sue radici cattoliche e con quanto ne è derivato nella cultura, anche della soi-disant sinistra europea ed italiana, fin dall’inizio della sua ricerca e della sua teorizzazione, e almeno a far data dal suo confronto con i'heideggeriano Binswanger, a Kreuzlingen. Molti sono stati i momenti e i luoghi della sua opera nei quali tale confronto e scontro si è articolato e ha avuto voce. Qui ci limitiamo a ricordare innanzi tutto “Bambino donna e trasformazione dell’uomo” (1980, 2007/7ª) e una serie densa e coerente di articoli scritti già nel 2007 per il settimanale LEFT e adesso pubblicati per L’Asino d’oro edizioni in “Left 2007” (settembre 2010), fra i quali vogliamo nominare almeno:
• “Non erano... non sono pazzi” (n.6, 16.2.07)
• “La sinistra non può essere cristiana” (n.8, 23.2.07)
• “Istinto di morte, virus... Heidegger, cattolico e nazista” (n.12, 23.3.07)
• “L’amore cristiano è violenza?” (n.14, 6.4.07)
• “Identità umana naturale” (n.17, 13.04.07)
• “È pazzia fare il Niente? Il pensiero nazista di Heidegger e la pulsione di annullamento” (n. 18, 4.5.07)
• “Verso il linguaggio. Realtà del pensiero e malattia mentale” (n.19, 11.5.07)
• “Heidegger, nazismo e follia. La truffa dell’inconscio svelato” (n.30, 27.7.07)
Inoltre, tale duro confronto e scontro si è spesso evidenziato e articolato anche nelle sue comunicazioni accademiche. Vogliamo ricordare in particolare che nel corso dell'A.A. 2009-2010 Massimo Fagioli, sabato 20 marzo 2010 tenne una storica lezione, la seconda del suo corso di quell'anno all'Università di Chieti-Pescara, che attraverso una possente sintesi di secoli di storia umana denunciava con forza il pensiero di Martin Heidegger come la fonte ideologica più prossima del nazismo e di quello sterminio nazista che - in pochi anni - giunse ad eliminare nei propri lager un numero di esseri umani valutato dagli storici tra i 12 e i 17 milioni di individui non combattenti, fra i quali quasi 6 milioni di ebrei: cioé quasi un terzo dei 55 milioni di morti - combattenti e non combattenti - che quella guerra voluta dal nazifascismo complessivamente provocò (*). La registrazione di questa fondamentale lezione - come di tutte le altre - è oggi disponibile sulle pagine dei video dell'Associazione culturale Amore e Psiche, qui
(*) per questi dati cfr. qui e, più esaustivamente, "The Columbia guide to the Holocaust", di Donald L. Niewyk, Francis R. Nicosia (Columbia University Press, sep. 2000), opera della quale un ampio estratto è disponibile qui
Il Corriere della Sera, con questo articolo di Armando Torno, ha evidenziato dunque per un pubblico vastissimo di lettori, e così confermato, quanto da sempre Massimo Fagioli - e poi, nel tempo, in tanti al suo fianco - veniamo sostenendo: come appunto le matrici del nazismo siano da individuarsi nel cristianesimo e nel cattolicesimo, oltre che in un ben identificato filone della razionalità filosofica, e - indirettamente - come per la sinistra, nella misura in cui acquisisca una consapevolezza di ciò, sia oggi invece possibile e indispensabile, ed anche di grande attualità - nel momento in cui il 12 e il 13 giugno è riuscita a coagulare 27 milioni di voti - liberarsi di quanto, provenendo direttamente da tali fonti velenose, l'ha resa spesso complice e quindi alla fine sempre perdente nel passato e che ancora oggi in parte la inquina.
Una raccolta di articoli a proposito di Heidegger, usciti fra il 2006 e il 2011 su Left, Il sogno della farfalla e su altre testate (di Livia Profeti, Gianfranco De Simone ed Emmanuel Faye) è disponibile qui
cfr. anche:
Corriere della Sera 16.3.07Heidegger cattolicoUn profilo sconosciuto del pensatore antimodernista e vicino alla Chiesa
di Armando Torno
Il Sole 24 Ore Domenica 19.4.09
L'inedito di Franco Volpi censurato dal figliastroE alla fine dico: «Good-bye Heidegger»di Franco Volpi
infine cfr anche, sul domenicale del Sole, del 19.6.11, un articolo di Remo Bodei:
Se Heidegger finisce arruolato tra le file socialdemocratichedi Armando Torno
NELLE EDICOLE IN LUGLIO 2011 IL NUOVO "ALMANACCO DI FILOSOFIA" DI MICROMEGA 5-2011 (EDITORIALE LA REPUBBLICA...) È TUTTO SUL TEMA. LEGGINE L'INDICE QUI (E RABBRIVIDISCI!)
In particolare, e fra gli altri che ci puoi trovare, segnaliamo l'articolo "Addio alla Verità. Ma quale?, Gianni Vattimo in conversazione con Daniel Gamper", a pag. 87. Qui una domanda rivolta a Vattimo è: «Che finalità si prefigge con la lettura di sinistra di Heidegger?» e nella risposta di Vattimo si può leggere: «....La vera filosofia della prassi, più che il marxismo, è Heidegger. Perchè pensa all'essere non come ciò che esiste, ma come un avvenimento, un apertura in cui s'illumina un'epoca storica. E' più facile pensare democraticamente se si è heideggeriani radicali che non se si è metafisici in senso assoluto»...segnalazione di Beniamino Gigli